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Selinunte
(greco Selinos, latino Selinus) era una antica città
greca sulla costa sud-occidentale della Sicilia.
Il sito archeologico è composto da cinque
templi costruiti intorno ad una acropoli. Dei cinque
templi solo il tempio E (il cosiddetto tempio di
Era) è stato ricostruito.
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Secondo Tucidide, Selinunte fu
fondata verso la metà del VII secolo a.C.
da coloni greci provenienti da Megara Iblea. Il
sito scelto stava sulla costa del Mar Mediterraneo,
tra le due valli fluviali del Belice e del Modione.
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La città ebbe una vita
breve (circa 200 anni). In questo periodo la sua
popolazione crebbe fino a raggiungere le 25.000
unità. Il nome deriva dal sedano selvatico
(??????? in greco) che i coloni vi trovarono in
abbondanza. Una pianta di sedano era raffigurata
anche sulle monete coniate più tardi a Selinunte.
Fin dalla loro fondazione Segesta e Selinunte, furono
in guerra fra loro per motivi di confine. Il primo
scontro[1] avvenne nel 580 a.C. e Segesta ne uscì
vittoriosa. Nel 415 a.C. Segesta chiese aiuto ad
Atene perché intervenisse contro l'intraprendenza
Selinuntina supportata da Siracusa. Gli ateniesi
presero come pretesto la richiesta di Segesta e
decisero una grande spedizione in Sicilia, assediarono
Siracusa ma ne risultarono disastrosamente sconfitti.
Gli scontri si conclusero nel 409 a.C., quando Selinunte
fu assediata e distrutta dai cartaginesi, invocati
anche questa volta dai Segestani.Le forze cartaginesi
erano comandate dal generale Annibale Magone(da
non confondere col successivo e più famoso
Annibale Barca, quello delle guerre puniche con
i Romani)
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Selinunte fu successivamente
ricostruita da coloni greci e punici. Nel 250 a.c.
Roma, dopo aver vinto la prima guerra punica, distrusse
una seconda volta la città, che non si sarebbe
più ripresa.
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Il parco archeologico di Selinunte
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I ruderi della città si
trovano sul territorio del comune di Castelvetrano,
nella parte meridionale della provincia di Trapani.
Tutto il terreno interessato forma oggi un parco
archeologico della dimensione di ca. 40 ettari.
Il parco archeologico di Selinunte è oggi
considerato il più ampio ed imponente dEuropa:
si estende per 1740 km quadrati e comprende numerosi
templi, santuari e altari. [1] Le sculture trovate
negli scavi di Selinunte si trovano soprattutto
nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo. Fa
eccezione l'opera più famosa, l'Efebo di
Selinunte, che è oggi esposto al Museo Comunale
di Castelvetrano. I resti di Selinunte sono divisibili
in tre aree principali, l'Acropoli, la collina orientale,
e il santuario della Malophoros.
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